ANSPI REGGIO EMILIA

Da febbraio Emilia-Romagna in zona gialla ma nessuna novità per i circoli, le cui attività rimangono ridotte

Emilia-Romagna in zona gialla da lunedì 1 febbraio 2021

Sarà consentito spostarsi all’interno di tutto il territorio regionale senza la necessità dell’autocertificazione. Vietato ogni spostamento tra regioni o province autonome diverse se non per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute, che dovranno essere giustificate, in caso di controlli, con l’autocertificazione (Scarica il modello editabile);

Confermata la possibilità di svolgere attività didattica in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali. Possibile orgnizzare attività ludiche con i bambini nel rispetto delle normative. Possibile fare riunioni del consiglio direttivo, se strettamente necessario e se non possibile farle con mezzi alternativi, con la presenza di poche persone e ben distanziate. No assemblee in presenza dei soci in questo periodo.

Resta ferma, per tutto il periodo, l’applicazione delle altre misure previste dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020 e dalle successive ordinanze per le zone gialle.

Restano quindi in vigore le indicazioni già inviate con le precedenti newsletter e pubblicate sul nostro sito.

Possono essere svolte in presenza solo le attività didattiche e con i bambini, o con adulti ma solo con un allievo per volta (esempio: lezioni di informatica, di musica, di sostegno scolastico,…), e avendo la massima cura del rispetto delle normative anti-covid.

Si possono proporre ai soci iniziative che non comportino assembramenti e contatti tra persone non conviventi (quindi, ad esempio, concorsi, videoconferenze, formazione, dibattiti, concerti trasmessi via internet, laboratori creativi on-line, iniziative di solidarietà, campagne di sensibilizzazione; tombolate, tornei e giochi in collegamento ognuno da casa propria; …).

Da valutare con la massima attenzione (e a proprio rischio di possibili sanzioni) eventuali iniziative pubbliche di raccolta fondi anche attraverso la vendita o somministrazione (esempio: banchetti davanti alla chiesa dopo la messa, gnocco fritto rigorosamente da asporto, se però a gestire tutto il lavoro sono solo componenti della stessa famiglia o comunque conviventi) tenedo conto però che in questo periodo mettersi in concorrenza con attività commerciali in difficoltà che operano in quello stesso settore non è eticamente corretto.

Per la ripresa delle attività di somministrazione o altre attività sociali come giocare a carte, guardare le partite, cene, tornei… occorre attendere ancora.

Dobbiamo essere consapevoli che l’emergenza sanitaria non è finita ed essere coscienti della responsabilità che occorre per affrontare questo momento storico, mettendo sempre al centro la salute come bene primario come abbiamo dimostrato in questi mesi in cui i nostri Circoli e Oratori, anche modificando attività e orari quando era consentito svolgere attività, hanno dimostrato attenzione e rispetto per le leggi e garantito in sicurezza occasioni di socialità e di solidarietà e offerte ricreative, formative e culturali, anche attraverso l’impegno di centinaia di volontari.